La tigre è in pericolo

La tigre è in pericolo

“Tigre! Tigre! Divampante fulgore\Nelle foreste della notte\Quale fu l’immortale mano o l’occhio\Ch’ebbe la forza di formare la tua agghiacciante simmetria?”

Così si apre l’ambiguo poema del poeta e pittore del 1700 William Blake e chissà se il visionario artista inglese avrebbe mai immaginato che l’animale al quale ha dedicato una delle sue poesie più famose sarebbe arrivato ad essere in pericolo di estinzione.

E come dimenticare la tigre antagonista di Mowgli nel Libro della Giungla di Rudyard Kiplin, Shere Khan? Oppure Hobbes, il tigrotto amico immaginario di Calvin nel fumetto di Bill Watterson, Calvin & Hobbes?

Incredibile pensare che questo maestoso felino predatore rischia di sparire dalla faccia della Terra ed è davvero strano pensare che in un futuro prossimo potremmo raccontare ai nostri figli e nipotini di questo animale come se fosse un ricordo di un passato non troppo lontano, il suo ruggito perso nei secoli, un eco fiero perduto e soffocato dall’inesorabile e insaziabile macchina umana del progresso.

Eppure in cinque anni questi grandi lontani parenti dei nostri piccoli gatti potrebbero davvero estinguersi.

Il problema del habitat ridotto e dei bracconieri

I dati parlano abbastanza chiaro, nel giro di pochi decenni si sono estinte varie sottospecie di tigre: quella di Bali, quella del Caspio e quella di Java. Ben tre delle nove sottospecie, mentre le sei rimanenti stanno sopravvivendo in un habitat naturale ridotto al minimo.

Dopotutto più noi esseri umani ci espandiamo e più le specie animali devono fuggire dai propri habitat, in più la tigre come specie è da sempre stata vittima del bracconaggio per le pelli, quindi non solo è stata costretta a vivere in spazi sempre più stretti, ma anche ad essere cacciata e uccisa, i cacciatori di frodo infatti basano parecchi dei loro loschi affari sul commercio di parti del corpo della tigre.

Riserve naturali, una contraddizione come unico rimedio

Come si può prevenire l’estinzione completa di questa specie di felino? L’unico modo è ricreare il suo habitat nelle riserve naturali e lasciare che viva e si riproduca nella sicurezza di un posto controllato.

Sebbene la stessa riserva naturale sia un controsenso, visto che è stato l’essere umano a privare la tigre del proprio habitat, ormai sembra l’unico modo per farci perdonare dalla tigre e se pensiamo agli esemplari che vediamo in cattività negli zoo oppure utilizzati nei circhi, viene solamente da scuotere il capo e pensare a quanto male abbiamo fatto a questo predatore e a innumerevoli altre specie animali.

Tornando su William Blake, il poeta inglese forse voleva far intendere al lettore che la tigre è stata creata non da Dio, ma da un’altra entità più terribile, eppure alla fine forse quelli più tremendi siamo stati noi esseri umani.